Giovedí 9 febbraio ore 21.00 al nuovo spazio occupato “ACerchiata” a Bologna proiezione del film:
LA PLANÈTE SAUVAGE (1973) Roland Topor//René Laloux
a cura del Collettivo Cannibale
Sotto la lente di una fantascienza psichedelica e di un immaginario surrealista, le planète sauvage racconta una delle prime realtà distopiche è antispeciste della storia dell’animazione e del cinema. Frutto dell’incontro tra vari artisti (musicisti, pittore, regista e animatori) il lungometraggio animato descrive un universo perturbante in cui una specie sottomessa cerca, sottilmente, la propria libertà dai propri “giganti” padroni.
Siamo negli anni ‘70, anni di tumulto a Bologna, segnati dall’austerità economica, dall’inflazione, dal terrorismo, dalle stragi.
Il film di Guido Chiesa, sceneggiato in collaborazione col collettivo Wu Ming, intreccia la vita di due giovanissimi operai, ragazzi di periferia, con quella delle giovani studentesse e studenti universitar* procreatric* e protagonist* del cosiddetto Movimento del ’77: un movimento politico spontaneo extraparlamentare nato come sviluppo e trasformazione dei moti giovanili e operai ancora esistenti in Italia dopo il Sessantotto.
Radio Alice è la radio del movimento: fantasia, rifiuto del lavoro salariato, libertà sessuale, provocazioni culturali. Un’emittente radiofonica bolognese d’intervento militante, nonché una delle più note radio libere italiane in un’epoca nella quale comunicare a distanza era possibile solamente con il telefono tradizionale. Concepita nel 1975 durante il periodo di esplosione delle radio libere, iniziò a trasmettere il 9 febbraio 1976, utilizzando un trasmettitore militare reperto della seconda guerra mondiale. La sede della radio era una soffitta di due locali di via del Pratello 41, sgomberata dalla polizia la sera del 12 marzo 1977, poco più di un anno dalla sua apertura. Tutti i compagni e le compagne presenti furono arrestat* con l’accusa, poi rilevatasi infondata, di avere diretto via etere i violenti scontri del giorno prima, conseguenti l’uccisione dello studente Francesco Lorusso.
La proiezione è dedicata a Francesco, militante italiano di Lotta continua, morto assassinato durante una manifestazione dalla ferocia armata di regime.