PROIEZIONE FILM: “LA PLANÈTE SAUVAGE”

Giovedí 9 febbraio ore 21.00 al nuovo spazio occupato “ACerchiata” a Bologna proiezione del film:

LA PLANÈTE SAUVAGE (1973) Roland Topor//René Laloux

a cura del Collettivo Cannibale

Sotto la lente di una fantascienza psichedelica e di un immaginario surrealista, le planète sauvage racconta una delle prime realtà distopiche è antispeciste della storia dell’animazione e del cinema. Frutto dell’incontro tra vari artisti (musicisti, pittore, regista e animatori) il lungometraggio animato descrive un universo perturbante in cui una specie sottomessa cerca, sottilmente, la propria libertà dai propri “giganti” padroni.

ASSEMBLEA CONTRO I PROGETTI FOSSILI

Mercoledì 8 febbraio, h. 20,30
Centro Sociale della Pace, via del Pratello 53 – Bologna
ASSEMBLEA CONTRO I PROGETTI FOSSILI
Nonostante i fiumi di retoriche sulla transizione ecologica, tutti i governi che si sono avvicendati in questo paese nell’ultimo decennio hanno sostenuto scelte energetiche ed infrastrutturali che ci legano sempre più all’economia fossile.
Va in questa direzione la costruzione del così detto hub del gas – cioè la trasformazione della penisola in una piattaforma di interconnessione per far confluire il gas naturale dal Mediterraneo ai mercati europei.
Vanno in questa direzione le scelte sulla mobilità e sul trasporto merci, ancora fortemente orientate allo sviluppo del trasporto privato e su gomma.
L’Emilia-Romagna è pienamente interna a questi processi, con il rilancio dell’estrazione di idrocarburi in Adriatico, l’installazione del rigassificatore di Ravenna, la ripresa del progetto del gasdotto Rete Adriatica Snam, destinato a confluire negli stoccaggi di Minerbio (con il rischio che riparta un pericoloso progetto di sovrappressione degli stoccaggi attualmente sospeso).
Sappiamo che l’insieme di queste scelte, disastrose per i territori e criminali a fronte della catastrofe climatica in corso, hanno natura speculativa, e che non porteranno nessun vantaggio a quella parte della popolazione piegata dall’aumento dei prezzi dell’energia.
Parallelamente non si ferma il progetto del passante di Bologna, su Modena incombe l’allargamento dell’autodromo, e continuano a proliferare nuovi poli logistici che prefigurano ulteriore consumo di suolo, inquinamento e traffico pesante.
Per costruire una visione generale dei progetti fossili che gravano sui nostri territori, per fare il punto sulle forme di opposizione, convochiamo a Bologna una ASSEMBLEA per mercoledì 8 febbraio, h. 20,30 al Centro Sociale della Pace di via del Pratello 53.
Organizzano: Associazione Bianca Guidetti Serra, Ecor.Network, Collettivo Alta Pressione, Centro Sociale della Pace,
Campagna per il Clima Fuori dal Fossile, Ex Centrale, PLAT – piattaforma di Intervento Sociale, RECA – Rete Emergenza Climatica e Ambientale, Collettivo NO TAP Melendugno, Cobas Scuola, CESP – Centro Studi Scuola Pubblica.

NEI PROSSIMI GIORNI ALL’ACERCHIATA


LUNEDÌ E MARTEDÌ

Ore 8:00 Colazione cinica
Ore 9:00 Allestimento spazio e sala studio
Ore 13:00 Pranzo bellavita
Ore 15:00 Allestimento spazio, sala studio e socialità fino alle 20:00

MERCOLEDÌ

Dalle 16:00 alle 18:00 Peluqueria rebelde per capelli indisciplinati
Dalle 20:00 alle 22:00 Assemblea collettivo antipsichiatrico Strappi

GIOVEDÌ

Ore 18:00 introduzione al suono digitale e ad Ableton live
Ore 20:00 Presentazione FabLab
Dalle 21:00 alle 23:00 Proiezione film a cura del Collettivo Cannibale

Lo spazio si trova in via Zampieri 14/A

Programma, info e dettagli in aggiornamento

IL CIELO IN UNA STANZA

Oggi riapriamo l’Acerchiata, il locale di via Zampieri 14/a. 
Uno dei tanti locali che è stato lasciato murato per nove anni da ACER, la stessa istituzione che nel 2021  ha sgomberato l’occupazione abitativa di via Zampieri a due giorni da Natale vantandosi della politica “zero occupazioni” in tempi di piena crisi abitativa in città.
Pochi giorni fa il suo presidente, Marco Bertuzzi, ha dichiarato di voler aprire un “Museo delle Case Popolari” all’interno di un vecchio deposito in disuso in Bolognina, il quartiere che la giunta PD da anni sta offrendo in pasto a palazzinari e speculatori, favorendo processi di gentrificazione. Un’amministrazione che prova ad espellere migranti, poveri e soggettività ritenute indecorose per un quartiere considerato strategico, che deve essere sempre meno radicale e più radical-chic.
Cambiano presidenze e giunte, ma le politiche restano le stesse: combatti e sgombera le comunità che quel quartiere lo abitano da decenni, e della loro storia fanne un museo. 
La memoria però è un ingranaggio collettivo, e la storia “sociale” di una città la fanno la comunità e gli spazi che quella storia l’hanno creata e vissuta.
L’indirizzo politico che stanno cercando di imporci è rendere impossibili  altre modalità di abitare e vivere il quartiere.
In questo spazio oggi rientra la comunità carica di rabbia e amore che ha animato Via Stalingrado 31, una collettività che vuole costruire un mondo di ugual* e liber* attraverso l’aggregazione, la socialità e la solidarietà dal basso.
In questa giornata di azioni in solidarietá alla lotta di Alfredo contro il regime del 41 bis, diamo il nostro supporto con le nostre pratiche: riapriamo uno spazio per noi e per il quartiere, contro chi ci vuole addomesticare e chiudere la bocca, contro chi specula facendo guerra ai poveri, per immaginare e costruire insieme nuove resistenze e liberazioni.

PRESIDIO. FUORI MILITARI E POLIZIA DAI QUARTIERI

In questi giorni la Bolognina e diverse zone della città sono state teatro di maxi retate da parte delle forze dell’ordine, retate che continuano a protrarsi anche in queste ore. Un’operazione muscolare, con ampio dispiegamento di uomini e mezzi, con controlli e fermi indiscriminati.
È l’esito del patto integrato sulla sicurezza tra Prefettura e Comune di Bologna siglato il 21 gennaio con la benedizione del Ministro dell’Interno Piantedosi, che per l’occasione ha affermato “Lo Stato c’è e si deve vedere”.
Militari, polizia, carabinieri, finanza, unità cinofile e reparti speciali, lungo le strade, sotto i portici, alle fermate, dentro i bar. Questi interventi hanno lo scopo di ripulire il quartiere da tutte quelle persone scomode alla città vetrina creando un cilma di paura e tensione e alimentando discriminazioni di classe, genere e razza.

E’ urgente rispondere a quello che è un vero e proprio attacco ai nostri quartieri. L’arroganza con cui la deriva securitaria si sta abbattendo sulle città ci riguarda tutte.

Riprendiamoci le strade, perché la sicurezza la facciamo noi, non la polizia!

Presidio giovedì 2 febbraio alle 18 in Piazza dell’Unità.