NUOVO SPAZIO OCCUPATO A BOLOGNA

L’erba cattiva, si sa, non muore mai!

Una storia infinita è davvero tale se è ricca di colpi di scena! Oggi giovedì 21 Aprile 2022 abbiamo aperto le porte di un altro spazio in città!

Dopo oltre due anni di restrizioni, crisi sanitaria, economica e sociale, riaprire spazi di libertà, autogestiti e lontano dalle logiche del profitto è una necessità che non possiamo più procrastinare.

Il 6 agosto 2019 l’allora assessore all'”immaginazione civica” Matteo Lepore pensava che con le ruspe e una falsa promessa avrebbe cancellato per sempre l’esperienza di XM24. Ma solo il giardiniere più incauto pensa che strappare la malerba basti per non farla tornare. L’erba cattiva, si sa, non muore mai! Ed infatti in questo tempo si è diffusa e moltiplicata all’ombra dei pertugi, rafforzando le sue radici… Ed ora che è primavera, esplode in un pomeriggio di riappropriazione e liberazione.

Le false promesse del mega-assessore non hanno fermato il nostro appuntamento con la città: il 15 Novembre 2019 abbiamo aperto le porte dell’ex Caserma Sani, un’area verde gigantesca restituita al quartiere, relegata di nuovo all’abbandono e alla speculazione edilizia due mesi dopo, con l’ennesimo sgombero.

Altro tempo è passato in cui non abbiamo smesso di curare legami, tessere rapporti, sostenere iniziative, percorsi e comunità alternative.

La recente esperienza di Banca Rotta ha di nuovo acceso i riflettori sulla questione spazi. Per noi è sempre stato chiaro: gli spazi a Bologna ci sono.

Abbiamo preso parte al percorso di Banca Rotta per creare un ulteriore passo avanti in questa estenuante marcia che ci vede coinvolte fin dai tempi del LaboratorioSpazi, passando per il Comitato ESA, arrivando agli infiniti tavoli comunali di supposta co-progettazione. A tutto questo il Comune stesso ha imposto l’ennesimo stop a suon di camionette, falsità e cemento.  Un altro muro eretto a chiudere un altro spazio vuoto, che tale rimarrà a lungo, come molti altri. Sono ancora aperte le ferite lasciate dai tanti, troppi sgomberi di spazi autogestiti che questa città porta con sé.

Non possiamo arrenderci alle modalità di gestione previste dall’amministrazione di questa città che mettendosi una finta maschera innovativa parla di inclusione, multiculturalismo, solidarietà e mutualismo, mentre nei fatti impone,con la solita retorica della legalità e del decoro un modello di governo urbano che poggia su sgomberi e repressione finalizzati ad espellere le fasce sociali piú svantaggiate e le soggettività non conformi o non assimilabili alle sue logiche e alle sue vetrine.

A muoverci in questa nuova impresa è il bisogno che sentiamo di una socialità radicalmente diversa e l’urgenza di sottrarre tempi e spazi alla colonizzazione del capitale: non vogliamo rimanere inerti davanti alla sparizione di qualsiasi possibilità di mutualismo, intersezione, autodeterminazione e autogestione. 

Se le occupazioni di spazi si moltiplicano, se ogni entità con i suoi mezzi e le sue pratiche apre luoghi di autogestione dal basso, allora l’amministrazione non potrà asfaltarle tutte, ma sarà costretta a trovare il modo di riconoscerne l’esistenza.

Moltx di noi vengono dell’esperienza di Xm24 e dai collettivi che lo hanno animato, altrx sono salitx a bordo del nostro galeone pirata a partire dall’occupazione dell’Ex Caserma Sani, altrx ancora vengono da altre strade e percorsi.
Abbiamo età e vissuti diversi, ma ad unirci è la necessità ed il profondo desiderio di lottare per una società radicalmente diversa da questa, solidale, antirazzista, antisessista, antifascista e anticapitalista. 

Siamo, dunque occupiamo spazio: più forte sarà il tentativo di estirparci, più profonde saranno le radici che metteremo! 
Vi invitiamo a costruire insieme questa nuova avventura! 

Siete tutte invitate stasera a visitare lo spazio! Siamo in via Emilio Zago 1

A seguire aperitivo di auto-finanziamento e dj set

Venerdì conferenza stampa alle ore 12:00 presso lo spazio.

Sempre Venerdì alle ore 19:00 prima assemblea pubblica di gestione dello spazio.

 

C’è un nuovo spazio in città!

Oggi, il gruppo di Banca Rotta ha aperto lo spazio di via Fioravanti 12, spazio assegnato dal comune con atto esecutivo, ma del quale non son mai state consegnate le chiavi.

Lunga vita  a Banca Rotta!

Ripubblichiamo di seguito il comunicato,  Banca Rotta apre le porte!:

 

Ci siamo! Banca Rotta! Aprire la porta di questo spazio, oggi, si è rivelato l’unico modo rimasto per entrare nello spazio assegnatoci più di tre anni fa vincendo un avviso pubblico (LINK).

Come siamo arrivate a questo? Messo a bando nel 2018, lo spazio era stato assegnato nel 2019 a una “cordata” di realtà bolognesi al di fuori delle logiche competitive e che proponeva il meccanismo della responsabilità non ad un unico rappresentante legale, ma alla totalità dell’assemblea che lo avrebbe materialmente gestito come bene comune. 
Dopo aver iniziato con noi un confronto per definire insieme gli ultimi dettagli tecnici, due anni fa i referenti comunali sono spariti, indifferenti alle nostre mail (tre PEC da gennaio a ottobre 2020), facendo tabula rasa dell’apparente dialogo dei mesi precedenti.
Aprire le porte di questo spazio oggi è per noi un gesto legittimo. Fuori da logiche speculative e clientelari, lottiamo perché siano le comunità che abitano i quartieri e i territori ad avere l’ultima parola sulla destinazione degli spazi pubblici dismessi: spazi non da mettere a profitto, ma da utilizzare liberamente per crescere e vivere insieme, con le forme decisionali e organizzative che le comunità ritengono più adatte. 
A Banca Rotta finalmente sperimenteremo un percorso di concreta “apertura” alla città e al quartiere. Vogliamo che questo spazio appartenga a tutte coloro che vi prenderanno attivamente parte, a tutte coloro che sceglieranno di frequentarlo nel rispetto dei valori condivisi, a tutte coloro che non si accontentano di briciole e false promesse. Qui possiamo sperimentare come si può attivare e gestire un bene comune dal basso, pratica già a lungo attuata in tante esperienze sistematicamente stroncate dalle precedenti amministrazioni. 

All’interno di Banca Rotta ci sarà uno spazio assembleare, la possibilità di costruire attività e momenti di incontro, ma soprattutto l’occasione per confrontarci e prendere parte al dibattito sugli spazi pubblici della nostra città.