TUTTI GLI AGGIORNAMENTI QUI: https://mastodon.bida.im/@Infestazioni
!!!!! ACCORRETE IN SUPPORTO DE COMPAGN !!!!!!
Lo puoi abbandonare, lo puoi murare, lo puoi sgomberare.. ma non lo puoi disinfestare !
Dove tutto va al contrario e si sovverte l’ordinario
L’erba cattiva, si sa, non muore mai!
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Lo puoi abbandonare, lo puoi murare, lo puoi sgomberare.. ma non lo puoi disinfestare !
Siamo negli anni ‘70, anni di tumulto a Bologna, segnati dall’austerità economica, dall’inflazione, dal terrorismo, dalle stragi.
Il film di Guido Chiesa, sceneggiato in collaborazione col collettivo Wu Ming, intreccia la vita di due giovanissimi operai, ragazzi di periferia, con quella delle giovani studentesse e studenti universitar* procreatric* e protagonist* del cosiddetto Movimento del ’77: un movimento politico spontaneo extraparlamentare nato come sviluppo e trasformazione dei moti giovanili e operai ancora esistenti in Italia dopo il Sessantotto.
Radio Alice è la radio del movimento: fantasia, rifiuto del lavoro salariato, libertà sessuale, provocazioni culturali. Un’emittente radiofonica bolognese d’intervento militante, nonché una delle più note radio libere italiane in un’epoca nella quale comunicare a distanza era possibile solamente con il telefono tradizionale. Concepita nel 1975 durante il periodo di esplosione delle radio libere, iniziò a trasmettere il 9 febbraio 1976, utilizzando un trasmettitore militare reperto della seconda guerra mondiale. La sede della radio era una soffitta di due locali di via del Pratello 41, sgomberata dalla polizia la sera del 12 marzo 1977, poco più di un anno dalla sua apertura. Tutti i compagni e le compagne presenti furono arrestat* con l’accusa, poi rilevatasi infondata, di avere diretto via etere i violenti scontri del giorno prima, conseguenti l’uccisione dello studente Francesco Lorusso.
La proiezione è dedicata a Francesco, militante italiano di Lotta continua, morto assassinato durante una manifestazione dalla ferocia armata di regime.
pausa pausa ritmo lento, pausa pausa ritmo lento
Venerdì 8 aprile le forze dell’ordine hanno sequestrato l’impianto e la strumentazione di un free party organizzato a Bologna. Due persone sono state denunciate per disturbo della quiete pubblica.
La richiesta di decreto penale di condanna avanzata dal PM è stata rigettata ma questo non ha cancellato i costi della copertura legale, del deposito del materiale sequestrato ecc.
Sequestri sempre più frequenti e denunce non mineranno la sussistenza economica di progetti liberi e autogestiti, continueremo a sbatterci per creare situazioni accessibili a tuttx, diffondendo contenuti di orizzontalità, sostenibilità, cura di sé e delle altrx nella libertà di azione, temi difficilmente riscontrabili nell’ambito della vita notturna autorizzata.
Perchè le pratiche non conformi alle logiche di mero consumo e commercializzazione della socialità non si arrestino, vi aspettiamo oggi in via Zago 1 per una mattina e un pomeriggio danzante e solidale.
Porta l’acqua – che non è mai abbastanza – la tua borraccia, e quello che vuoi trovare.
Non parcheggiare nessun mezzo oltre l’arcata/sottopassaggio del ponte. 🚲 Le bici si possono parcheggiare nel cortile dello spazio.
Per sostegno a distanza👇
Crowdfunding: https://gofund.me/5504a3ca (inquadra il QR Code)
Paypal: bimboue96@libero.i
Undici misure cautelari, tre persone arrestate, quattro ai domiciliari, altre quattro con obbligo di firma, lesioni aggravate, resistenza e violenza, queste le accuse contestate per il corteo che lo scorso 18 febbraio a Torino si è espresso contro Stato e Confindustria e tutte quelle scelte che hanno portato alla malattia, alla depressione, agli infortuni, nonchè alla morte di studenti, studentesse, lavoratrici e lavoratori. Una manifestazione studentesca contro l’alternanza scuola-lavoro, contro le scelte di un’istituzione scolastica che sta diventando luogo centrale per lo sfruttamento sistematico in questo paese, sfacciatamente in mano agli interessi del Capitale, alla società della prestazione, alla produzione perenne, alle “necessità” del mercato neoliberista.
Pensiamo che continuare a lottare sia necessario. Siamo complici e solidali con lə compagnə torinesi colpitə dalla repressione!
Con Lorenzo e Giuseppe nel cuore, uccisi da Stato e Capitale